"lettera a Gesù Bambino"



Viola Di Massimo anche questa volta si realizza nell'opera totale: arte figurativa, suono, inclusa l'ecletticità di interpretazione vocale dei bizzarri quanto commoventi personaggi nelle sue opere.
L'autore, dopo "favola per un Silenzio d'aprile" creata per la ricorrenza del terremoto in Abruzzo, ci presenta una nuova video-opera dal titolo "lettera a Gesù Bambino"*: un video dal sapore antico, dalle linee essenziali e la fattura dei primi film muti. Il vecchio color seppia si trasforma in un pigmento blu oltremare su cui esordiscono delle stelle gialle che si accendono lentamente e poi, alternativamente in un rispettoso tremore, ci accompagnano a scivolare nella storia al suono di una misteriosa nenia; ed ecco che dal cinetico sfondo ovattato compare lui, il bambino "Qualsiasi" che per Natale si accinge a recitare la sua letterina. Nella confezione della pubblicità progresso in veste di ricorrenza natalizia, l'artista Viola Di Massimo crea una video-opera dall'espressione, eccentrica, antiretorica,diretta e in realtà costruita in ogni minimo aspetto emozionale.
Una semplice lettera, da parte di un tenero "enfant terrible", a quel Gesù Bambino
da secoli invocato: una voce tremula ma dall'affabulazione decisa con la crudezza
dell'innocenza, comunica -nel naive dell'ovvio- le atrocità della realtà presente; e tra infinita grazia, nell'osmosi di immagine e suono, lo fa, come un pugno allo stomaco.
Una dolce ninna nanna di inizio e fine, dalla delicata voce incantata, risulta tanto soave quanto inquietante e, come quelle dei classici horror di genere, incornicia l'Opera in movimento nella surrealtà, spazzando ogni patetismo di cui gli spot natalizi, spesso autoflagellanti, sono pervasi.
L'epilogo, dall'effetto paradosso, sferra un immancabile "jingle bells" che si velocizza per andare al passo con i tempi da centro commerciale, in questo tempo che tutto fa scorrere troppo velocemente, senza mai soffermarsi su cose a cui dovremmo riflettere.
Viola Di Massimo ha preso questo tempo, lo ha rallentato, ha riflettuto e trasformato il suo pensare in un lavoro da divulgare mentre ironizza sul senso di colpa, di solito scagliato come le scintille delle girandole combustibili a Natale e capodanno.


Riusciremo anche noi a rallentare e vedere cosa c'è oltre la velocità?
Pertanto non ci si esime dal consigliare, se non avete siti certi o di vostro interesse, di devolvere una minima o immensa somma presso:

*Progetti in Tanzania - Le impronte degli Uccelli 2 - Onlus
www.lidu2.com
*SMICI-ONLUS” (Sostegno Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali)
www.smici-onlus.it/


Marga Esposito


promosso da : Propaganda per la Civilizzazione delle Masse (movimento artistico)
*durata video: (3',34”)


www.violadimassimo.com

mostra

Dal 12 al 16 sarò a Toffia (RI) in occasione del festival dei centri storici della valle del Farfa.
orari: 18.30 - 01.00 circa

"Seduzioni d'Oriente, da Sheherazade a Mata Hari"






Mescolate esclusivi ingredienti originali dai sapori incomparabili:
la capacità organizzativa e di coordinamento di Roberta Di Chiara, i movimenti sapienti e seducenti di Rosaria Di Chiara, le suggestive idee dello scenografo Gaspare Lombardo, i variopinti pigmenti delle immagini video di Viola Di Massimo e, dopo aver shakerato un po', unite tutto al sax del musicista Simone Arlorio, alla chitarra di Dario Fugalli e ai ritmi orientali del percussionista Max R.F.
Bene, ci siamo quasi: ora aggiungete un pizzico di agitazione, un po' di euforia, una piccola squadra di bravi tecnici delle luci e mi raccomando, solo alla fine, aggiungete una serata estiva che sa di mare e di stelle, una cornice di tulle leggerissimo dai colori caldi ed ecco che finalmente ce l'abbiamo fatta, il cocktail è pronto! si chiama "seduzioni d'Oriente", uno spettacolo di danze orientali reso possibile dalla Pro Loco di Porto Potenza Picena (MC) il 4 luglio 2010 in piazza Douhet, una serata così trascinante che a fine spettacolo ho visto spettatori alzarsi dalla sedia ancheggiando flessuosamente.
Credo sia possibile degustare questo cocktail solo una volta l'anno perché lascia uno stato d'ebbrezza che dura almeno 364 giorni ma se volete assaggiarne un po', beh! Anche se il profumo di incenso al patchouli non potrà sentirsi, fortuna che c'è internet! Le video scenografie sono visibili sul canale di you tube http://www.youtube.com/user/oltreviola#g/u ed il filmato dell'intero spettacolo sarà visibile presto, nel frattempo qualche assaggio su: http://www.youtube.com/watch?v=ZGZBQKcXzwQ 
Buona visione!
F.M.

www.violadimassimo.com

"favola per un silenzio d'aprile"



Performance multimediale di Viola Di Massimo


Una delle caratteristiche principali dell'Arte Contemporanea è data dalla sua mancanza di confini a livello dei mezzi utilizzati e dellinterazione tra essi.
L'artista è ancora esecutore della propria opera ma sempre più spesso è soprattutto colui che la progetta per poi fornire le specifiche ad artigiani e professionisti che la realizzeranno. Esattamente come un architetto o un regista.
Viola Di Massimo appartiene alla categoria dell'artista factotum, ideatrice e realizzatrice della propria opera.
Questa volta l'artista ci propone una video performance in totale sintonia con il suo inconfondibile linguaggio fatto di suggestioni cromatiche e simbologie che trae ispirazione da fatti di cronaca:

Il 6 Aprile 2009 la città dell'Aquila è stata distrutta e i comuni limitrofi sono stati spazzati via da un terribile terremoto. 308 vittime ed oltre 70.000 sfollati.

I disastri causati dall'evento naturale sono stati peggiorati dallìincuria, dalla superficialità e dalla venalità degli uomini di tutto rispetto...
L'artista, in occasione del primo anniversario dall'accaduto ispirandosi a una nota canzone di Sergio Endrigo che ha accompagnato l'infanzia di molti bambini nel fantastico mondo colorato delle filastrocche, ci racconta di una casa.
La casa, bene prezioso di primaria necessità fisica e psicologica ci viene tolta, ci cade addosso togliendoci la vita, la nostra o quella dei nostri cari. E tutto in un momento è distrutto dal crollo che schiaccia e annienta il possibile futuro, come quello che sarebbe potuto essere in via XX Settembre nella casa degli studenti.
E così suoni e colori sono offuscati dalla polvere, il silenzio cade lì nel tenebroso disastro.

La scelta di interpretare la cronaca di ciò che è successo attraverso una filastrocca in un'ambientazione fatta di fiori giganti e caramelle, con lartista stessa che diviene mamma e legge alla figlia la tragedia come se fosse favola, crea un tale stridore fra contenuto e forma da sottolinearne ulteriormente il dramma.
Viola Di Massimo non ci mostra la morte ma la vita cancellata, musicalmente non usa adagi che stimolano volontariamente la nostra tristezza, al contrario l'artista mette in scena un'operazione inversa spiazzando cosi il nostro stato emozionale, riempiendoci gli occhi di policroma allegria com'è la vita stessa o meglio come dovrebbe essere il mondo agli occhi di un bambino.

Come in ogni favola che si rispetti si racconta lo scontro tra il bene e il male ma in questa piccola storia, far vincere l'uno o l'altro, dipende solo da Noi.

Dedicato a tutte le vittime e a tutti i carnefici.


G.L. Castiglione


promosso da: Propaganda per la Civilizzazione delle Masse e S.P.A. Società per Azioni Artistiche (movimenti artistici)
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