La settimana d'arte Viola

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Venerdì 26 maggio 2017 alle 19.30 si inaugurerà la mostra dell'artista Viola Di Massimo nello Studio d'Arte Viola con il concerto degli Strumentalizzati composto da Marco Turriziani e Salvatore Zambataro.
Durante la mostra sarà proiettata l'ultima video-opera realizzata per il terremoto nelle Marche: “Intervallo – il cuore nella terra”.
L'esposizione proseguirà ad ingresso libero fino al 4 giugno con i seguenti orari 17.30-21.30.
Il 31 maggio Andrea Amato terrà una conferenza sull'inquinamento elettromagnetico: disturbi e consigli.
Studio Arte Viola, Via Rodolfo Morandi 3 00139 Roma – info@arteviola.com



PROGRAMMA:

26 maggio ore 19.30 concerto degli Strumentalizzati con Marco Turriziani e Salvatore Zambataro. Contributo 10 euro, prenotazione obbligatoria a info@arteviola.com.





27 - 4 giugno lo Studio d'Arte Viola sarà aperto alle visite tutti i giorni dalle 17.30 alle 21.30 - ingresso libero senza prenotazione.





31 maggio ore 19.30 conferenza tenuta d Andrea Amato: “Inquinamento elettromagnetico: disturbi e consigli”. Contributo 10 euro, prenotazione obbligatoria a info@arteviola.com.






Marco Turriziani: Diplomato in contrabbasso al conservatorio di Latina. Autore, cantautore, compositore, musicista. Ha lavorato in diverse formazioni orchestrali e da camera e in band come “Il latte e i suoi derivati” . Ha pubblicato il suo primo lavoro discografico nel 2005, continua esibendosi come musicista in teatro, l'ultimo lavoro discografico è “Straniero”. Ora si occupa di comporre colonne sonore per il cinema. Approfondisci su: www.marcoturriziani.it

Salvatore Zambataro: musicista . Diplomato in clarinetto al Conservatorio di Santa Cecilia. Si è esibito con numerosi musicisti ed attori di teatro quali Glauco Mauri, Memè Perlini, Ascanio Celestini. Ha registrato colonne sonore per la televisione ed il cinema.



Andrea Amato: studioso di architettura sacra, esperto di inquinamento elettromagnetico, tiene conferenze e corsi specifici su: labirinti, luoghi di architettura sacra, cattedrali gotiche, inquinamento negli spazi abitativi e lavorativi. E' fondatore della società Aetere's, approfondisci su www.aeteres.com



Viola Di Massimo Artista. Vive e lavora a Roma, la sua ricerca artistica inizia nel 1986, si esprime attraverso la pittura, scultura, scrittura e video art. Crea un movimento dal titolo “Propaganda per la civilizzazione delle masse” in cui raccoglie le opere a carattere sociale come la violenza contro le donne e di genere. Da qualche anno apre il suo studio al pubblico per mostre, eventi e conferenze e da poco tiene un blog : Blogart. Le opere sono visibili su www.arteviola.com






"THE MOSTER IN THE BOX" personale viola di massimo



ViolaDi Massimo apre il suo studio sabato 22 e domenica 23 ottobre 2016 dalle 17.00 alle 22.00 per due giornate aperte al pubblico, ingresso libero.
Il titolo delle due giornateThe monster in the box”, prende il nome dall'ultimo progetto realizzato dall'artista.

Una serie di figure urlanti, strazianti. Irritanti.
Come un’esca, la capacità di ascolto attira il mostro.
Ascolta il mostro e il mostro ti divora.
Milioni di parole e lamenti, senza pausa, senza tregua, senza ritegno. Il mostro è colui che rovescia addosso il proprio io sofferente egocentrico egoistico. Un getto di lava nera corrosiva per il benefattore udente accogliente.
Deve dire tutto, sezionare e rivoltare addosso il momentaneo dolore in ogni minuzioso dettaglio. Il suo dolore è più grande, più importante, più sconvolgente di tutti. Noi non contiamo.
Il mostro è protagonista, al centro del palco. Chi ascolta è solo il luogo in cui il mostro divertito ed eccitato si esibisce. L’ascoltatore è il posto, il palco, niente di più.
Le opere della serie “The monster in the box” sono realizzate in creta. La trasformazione che avviene nel mutare l'espressione ad ogni gesto, nell'esasperazione del volto ad ogni pressione delle dita, forma già l'eterno lamento che, asciugandosi, rimarrà incastrato nell'istante presente risuonando sottilmente in un urlo silenzioso, claustrofobico.
Il mostro catturerà l'ascoltatore, lo farà suo, imprigionandolo per sempre nel proprio prezioso io.
Andrea Volterra


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*quando: 22-23 ottobre 2016
*orario: 17.00-22.00
*per appuntamento:  info@violadimassimo.com
*ingresso libero
*dove: Studio d'arte viola - via r. morandi - 00139, Roma

dal 24 al 29 ottobre la mostra proseguirà dalle 17.00 alle 21.00 con ROME ART WEEK

la via della pietra e il feminino... sacro? - viola di massimo



Sabato 2 aprile: dalle 17.00 alle 22.00 visita alle opere.
Domenica 3 aprile: ore 17.00 conferenza su “il femminino sacro” tenuta da Andrea Amato, è preferibile la prenotazione - si prega di arrivare puntuali.
Dalle 18.30 alle 22.00 lo studio sarà aperto al pubblico per la visione delle opere esposte.
Per la vista alle opere: ingresso libero senza prenotazione.

Una volta entrati nell'atelier di Viola Di Massimo, ci si ritrova in uno stato di forte disorientamento quasi in un luogo labirintico dove lo sguardo fatica a posarsi su di un punto particolare e dove il corpo non sa che direzione prendere. Viola che ci accoglie lo sa bene, e ci dà il tempo, con discrezione, di realizzare meglio dove siamo. Forse dopo la terza volta che si vive quel luogo si riesce a capire la via o le tante via da seguire, ma ci vuole attenzione, concentrazione e prima di tutto, ci si dovrà rendere conto di essere divenuti parte integrante dell'opera visto che il luogo in cui siamo, è un'opera tridimensionale dove l'osservatore si trasforma e diviene fondamentale protagonista di quel tutto.

Ci sono molte vie da seguire: e se si mette bene a fuoco ci si accorge che ognuna conduce ad una via ben precisa chiara e visibile.
Nella la via della grafite, si verrà attratti dal librone rilegato a mano contenente segni a carbone e grafite e poi, in un moto naturale, lo sguardo seguirà la via e si rivolgerà verso il cielo per seguire altri segni appesi su di un soffitto. Se si decide di seguire la via della tela saremo trasportati con lo sguardo da opere realizzate da antichi e nuovi cotoni e da sacchi di juta, e lo studio piano piano diverrà grande ed inizierà ad avere una connotazione sempre più chiara.Ne la via del gesto, troverete nei video proposti, piccole rappresentazioni di attimi di sostanza surreale, se ancora invece, seguiremo la via del legno, ci verrà naturale chiederci se le venature siano state fatte di proposito dall'albero per sorreggere o accompagnare un'invenzione. Ed in fine, se sceglieremo di prendere la via della pietra, troveremo figure che appaiono su antichi mattoni fatti a mano o pietre di ardesia o marmo, e scopriremo che forse nulla è stato creato "sopra" la materia, ma che dalla materia è apparso qualcosa che probabilmente già esisteva nella sua memoria.E dopo aver percorso tutte le vie, scopriremo ad un tratto che tutto, ma davvero tutto, ci porterà a sentire l'essenza di quel femminino che l'artista negli anni, fra trasformazioni e nuove scoperte, ha maturato.

Siamo stati abituati ad ascoltare la parola femminino accanto alla parola sacro: e la prima domanda che mi viene in mente è... può esserci qualcosa di sacro anche in un femminino... contemporaneo?
Ho chiesto all'artista e mi ha detto con decisione e convinzione di sì, il perché però, forse, me lo dirà il 2 e 3 aprile durante le giornate aperte al pubblico.

Domenica 3 aprile alle ore 17.00 Andrea Amato ci parlerà del femminino sacro.
F.M.



















per info e prenotazioni: info@violadimassimo.com

opera numero 336 del 2016

opera numero 337 del 2016

opera numero 336 del 1016

Complice della materia - viola di massimo


Viola Di Massimo apre nuovamente il suo studio il 12 e 13 dicembre 2015 dalle 18.00 alle 22.00 per due giornate aperte al pubblico, ingresso libero.
Il titolo delle due giornate “Complice della materia”, prende spunto proprio dall'opera a cui sarà dato rilievo nei giorni di apertura: “Complice della materia – monumento alla ferita del bianco” opera numero 327, realizzata nel 2015.
Il legame che si crea fra la materia e colui che ne darà nuova idea e nuova forma, è qualcosa che si insinua lentamente nel profondo, ma solo dopo molte resistenze si comprenderà il senso di questo legame: solo divenendo complici della materia, si può dare inizio alla trasformazione, come per la realizzazione di quest'opera e quelle su pietra che saranno visibili nelle due giornate:
A volte ci vuole tempo per comprendere che una pietra, un ritaglio di legno, o in questo caso di marmo, ha già una storia, e se questa materia è in grado di evocarla questa storia, non ci si può e non ci si deve ribellare cercando di cambiare le regole, al contrario invece, bisogna farsi accompagnare dall'idea, da ciò che questo materiale evoca di continuo, bisogna ascoltare, toccare, cedere, accettare, e divenire unicamente e semplicemente, complice della materia.

L'opera esposta è pensata per un monumento in ricordo delle violenze contro le donne (e delle violenze di genere), passate, presenti e... sappiamo, future.
Un monumento al bianco, alla ferita del bianco.

Per saperne di più su l'opera leggi qui
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*quando: 12-13 dicembre 2015
*orario: 18.00-22.00
*ingresso libero
*per info e appuntamenti: info@violadimassimo.com – www.violadimassimo.com
*dove: galleria studio viola - via r. morandi, 00139, Roma









fotografo: Kyoko Ide

opera numero 333 del 2015

olio su tela cm50x70 2015
www.violadimassimo,com  

opera numero 332 del 2015

www.violadimassimo.com
olio e pietra 2015

Labirintiche visioni - viola d.m. - agosto 2015

Opere e labirinti - viola di massimo


Domenica 25 ottobre:
Ore 16.45 conferenza sui labirinti.
Dalle 18.00 alle 22.00 lo studio sarà aperto al pubblico per la visione delle opere esposte.
Per la conferenza è preferibile (ma non necessaria), la prenotazione - si prega di arrivare puntuali.Per la vista alle opere: ingresso libero senza prenotazione.

Prendendo spunto dall'opera-labirinto "Ad ogni passo un Minotauro" realizzata nel marzo del 2015 e presentata in occasione della mostra nell
e Marche ad agosto e dall'interesse suscitato, parleremo di labirinti con Andrea Amato che da qualche anno tiene conferenze a riguardo durante la giornata mondiale dei labirinti.
Il Labirinto è una delle geometrie architettoniche complesse più arcaiche che siano mai apparse sulla terra, civiltà lontane nel tempo e nello spazio hanno utilizzato questo
signum sul terreno per orientare uno spazio sacro e convogliare le energie telluriche. Un percorso ingannevole, un viaggio verso il divino danzando al centro di se stessi per unirsi all’Uno.
Il Labirinto è l’armonia generata da un movimento e, come un viaggio, ha i suoi codici di percorso, si percorre danzando a piedi scalzi e cantando.
Dei perché di tutto ciò e di altro ancora parleremo il 25 ottobre a Roma nello studio di Viola
Di Massimo, per informazioni scrivere a: info@violadimassimo.com
evento su facebook

Viola Di Massimo- personale: "Labirintiche visioni"


Alle 17.30 del prossimo primo agosto aprirà al numero 10 di Sorti di Pieve Torina, (MC) la mostra “Labirintiche Visioni” dell'artista Viola Di Massimo. La presentazione dell'ultima opera-labirinto, realizzata proprio nel luogo, sarà a cura di Andrea Amato che, da qualche anno, tiene conferenze riguardo i labirinti durante la giornata mondiale dei labirinti (che cade ogni primo sabato di maggio).
Il labirinto di Sorti è stato censito dalla The labirinth Society che elenca e mostra i labirinti nel mondo, si può trovare nel sito ufficiale: www.labyrinthlocator.com

La visita proseguirà fra le opere pittoriche, grafiche e l'ultima video opera dal titolo : “Ad ogni passo un Minotauro”.


L'esposizione durerà tutto agosto e sarà aperta al pubblico nei seguenti giorni: 1-2-8-9-22-23-29-30 dalle 16.30 alle 19.30. Negli altri giorni sarà aperta su appuntamento, per informazioni scrivere a info@violadimassimo.com

"Ad ogni passo un Minotauro" - labirinto opera n.330 del 2015 - Viola Di Massimo


"Ad ogni passo un Minotauro" 

Un'opera che racconta il viaggio, la trasformazione, che il Minotauro da combattere non è certo fuori di noi e che il vero centro, forse,... non è nel centro.
http://www.violadimassimo.com/…/adognipassounminotauroViola…


Labirinto classico, 515 pietre;
Misure: 7.90 per 6.90 metri, l'entrata è ad ovest ed è stato realizzato durante l'eclissi di sole e l'equinozio di primavera;
Percorso: 140 metri circa andata e ritorno. All'entrata due piccoli menhir con una scritta realizzata in un alfabeto sconosciuto, a seguire una pietra dipinta raffigurante una "ninfa" col compito di proteggere il viaggiatore e perle di collana color nero marte impresse sulle pietre lungo il percorso.

il video QUI 


www.violadimassimo.com

Una perla Nero Marte - viola di massimo



Non necessariamente una giornata aperta al pubblico, per dare la possibilità di osservare i miei lavori, debba avere un titolo, ma nelle tante aperture ho capito una cosa: troppo caos, troppo rosso, troppe opere, i visitatori si trovano a dover far ballare l'occhio senza sosta fra un rosso cadmio e uno carminio e penso che forse non siano messi nelle condizioni ideali davanti a ogni singola opera, ed osservarla con la giusta attenzione.
O almeno non tutti, ma siccome a me interessano proprio tutti, allora escogito modi su modi per poter rendere il luogo dove lavoro, almeno per quando è aperto alle visite, più organizzato e fruibile possibile.
Mi domando se saranno utili le piccole planimetrie dove evidenzio con dei colori, tanto per aggiungerne altri, l'esistenza di zone ben definite, per poter far sì che i dipinti siano osservati, i disegni sfogliati, la sala video frequentata, il bookshop notato, i disegni sul soffitto visti e le opere su pietra considerate, con addirittura la zona fumatori fra piante e dipinti.

Perché una perla
nero marte?
Perché così l'osservatore non si perderà nei rossi, ma
inseguirà perle: vedrà le collane rappresentate nei dipinti, e poi realizzate realmente, e ne noterà la rilevanza, scoprirà che non sono solo una forma, ma molto altro: esaltate e rese drammatiche nell'opera "Complice della materia - Monumento alla ferita del bianco- opera n. 327" in cui divengono proiettili che non lasciano scampo, rappresentate quasi come catene in alcuni disegni, o rese troppo pesanti per indossarle, come a raccontare la grande fatica delle donne nell'essere spesso imprigionate nel culto della bellezza.

In una perla nera color nero marte accadono
cose, è come in quei neri vasi alchemici in cui dentro accadeva qualcosa di misterioso: trasformazioni. Esattamente così, anche le perle, contengono frammenti di vita, accadimenti, trasformazioni.
Ogni posto dove andiamo, ogni persona conosciuta, ogni esperienza, ogni cosa nuova, se siamo bravi a coglierla, provoca in noi una piccola trasformazione, a volte impercettibile, ma che penetra dentro e ci rende ogni volta più completi, più complessi.
Ecco: quel mistero, lo racchiudo in una perla nero marte così la mia collana diverrà sempre più lunga, ma non sarà lunga quanto la vita che avrò vissuto, lo sarà solo per quante volte sarò riuscita a cogliere fuori di me per poi trasformare dentro di me.
Ed ora, non mi rimane che indossare la collana più lunga che ho, aspettarvi, ed intitolare la mia giornata aperta al pubblico, la mia mostra: Una perla nero marte.

Viola

E poi...
Con l'occasione avremo modo di incontrare Andrea Amato e Andrea Volterra, i due relatori che hanno tenuto interessanti conferenze durante l'anno sull'analisi dell'opera: il primo dal punto di vista dell'energia e su come un'opera può avere un impatto sull'ambiente,
il secondo riguardo l'analisi dell'opera dal punto di vista dello studioso d'arte. Chi lo desidera potrà reincontrarli, e chi non ha potuto partecipare alle conferenze potrà conoscerli.


informazioni pratiche:
quando: sabato 23 maggio 2015;
orari: dalle 16.30 alle 22.00;
dove: zona Nuovo Salario, Via Rodolfo Morandi 3, 00139 Roma;
per i fumatori: in terrazza è possibile fumare;
per informazioni: info@violadimassimo.com

"OPERA NUMERO: 315 - l'Energia nell'arte" con Viola Di Massimo e Andrea Amato - Roma


Eccoci arrivati al terzo appuntamento degli incontri “Opera numero” ed al secondo ed ultimo appuntamento con Andrea Amato docente di Biocompatibilità e Riarmonizzazione Ambientale, e di Energetic Building Biology, riguardo l'energia nell'arte.

La volta
precedente abbiamo visto cos'è uno Spazio Sacro e quali elementi e numeri si muovono al suo interno. Abbiamo anche visto che un'opera può essere densa di simboli che possono portare ai numeri aurei della natura, e che un'opera è capace di proiettare energia.

Questa volta, attraverso l'analisi del
dipinto numero 315 del 2014, parleremo dello spazio e del tempo e di come un'opera può condizionare energeticamente l'ambiente e l'emotività dell'osservatore.
La percezione dello spazio dipende dallo stato di coscienza dell'osservatore oppure è qualcosa di definito a priori?
Il tempo può occupare uno spazio all'interno dell'opera?

E ancora vedremo che passato e futuro esistono contemporaneamente in un eterno presente, che un artista ha la possibilità di fermare il tempo per sempre, e che lo spettatore, nell'atto dell'osservazione dell'opera, ha il potere di lasciare, in quell'eterno presente, una parte di sé.


quando:
domenica 14 dicembre 2014
la presentazione inizierà alle 17.30 e avrà la durata di circa un ora, dopo la presentazione sarà possibile visionare la mostra con le ultime opere, grafiche, pittoriche e video.



Informazioni pratiche:
orario apertura studio
: 18.30-22.00
per informazioni: info@violadimassimo.com – 347 6884960
per i fumatori
: un terrazzo vi accoglierà 

FAQ domande frequenti:
si prenota per la presentazione?
Non è necessario ma se lo fate è meglio.
e per la mostra?
no.